Augurandoci che l'emergenza Corona Virus in Italia rientri il prima possibile informiamo i nostri clienti sulla
possibilità di eseguire diagnosi e recupero dei dati utilizzando i nostri servizi di recupero dati in remoto.
Per i casi in cui non ci si possa spostare dal proprio ufficio o dalla propria abitazione la tecnologia di live data recovery
consente il recupero dei dati da hard disk e dispositivi di memorizzazione dati anche se danneggiati.
Per maggiori informazioni contattare il nostro call center al numero 800.178.951.
La smartware è una implementazione di cifratura che western digital implementa ormai su tutti i supporti in box, come i my book o i passport.
Nello specifico tutti i settori del drive vengono cifrati durante la scrittura e decifrati durante la lettura.
Il tipo di algoritmo utilizzato è un aes - 256 di tipo ecb, quindi con una chiave di cifratura di 32 bytes.
Un tipico esempio di applicazione di tale smartware è il Western Digital Passport.
Questo disco è semplicemente un hard disk SATA al quale viene applicato un controller USB frontale.
I controller installati dalla Western Digital hanno come Feature nativa la possibilità di eseguire cifratura aes e di rendere "sicuri i dati".
Un hard disk usb come il passport è estremamente pratico e versatile, e la scelta di cifrarne il contenuto puo' essere plausibile, in quanto un dispositivo portatile puo' essere rubato o perduto.
Ma se accade un problema sul supporto ?
E se il drive cadesse a terra e subisse un danno fisico ?
E se dovesse essere portato in camera bianca ?
I produttori non considerano gli hard disk come elementi riparabili o recuperabili.
Non ne hanno alcun interesse, in quanto l'unico obiettivo è la vendita di un nuovo prodotto.
E se il supporto si danneggiasse e i dati memorizzati fossero di vitale importanza ?
Questi supporti presentano numerose difficoltà tecniche, in quanto oltre a tutte le problematiche comuni agli hard disk, hanno una unica interfaccia USB per la connessione, ed il contenuto interno è cifrato.
Il nostri tecnici sono in grado di accedere ai dati anche nei casi piu' gravi e di recuperare la superficie logica.
Durante le attività di reverse engineering il nostro staff è riuscito a scoprire il metodo di funzionamento della cifratura smartware e il posizionamento delle chiavi di codifica.
La smartware utilizza un sistema di cifratura aes-256 di tipo ecb, con un blocco di cifratura di 16 bytes.
Tali bytes vengono codificati e decodificati secondo una chiave a 256 bit localizzata in una posizione segreta del supporto.
La smartware di western digital non implementa apparentemente alcun sistema di password recovery e memorizza tutte le informazioni in un array binario di 512 bytes.
Tale array a sua volta è cifrato con una ulteriore chiave specifica.
E' interessante notare che la smartware, oltre che cifrare il contenuto logico dei settori dell'hard disk implementa opzionalemente una user password che inibisce la disponibilità della superficie logica all'utente.
Tale password se impostata viene richiesta al momento del mount del supporto da parte del sistema operativo, rendendo disponibile una micro partizione sul disco con le utility per lo sblocco password.