Social network, WhatsApp, Facebook e dati personali

Globawebindex ha condotto un’indagine sull’uso dei social network da parte degli utenti prendendone a campione alcuni.

Quando si parla di social network l’argomento è sempre attualissimo. WhatsApp, Facebook, Instagram, Messenger sono utilizzatissimi.

Dallo studio recente sul fenomeno social network, si è dimostrato che l’utente medio impiega più tempo nel chattare su WhatsApp che a guardare la televisione.

Sono stati scelti a campione 350000 utenti di varie nazionalità, di età compresa tra i 16 e i 64 anni, con attitudini personali diverse. Per i giovanissimi l’uso di WhatsApp supera quello della televisione di oltre un’ora.

WhatsApp è il social network più utilizzato

In Italia WhatsApp è il social più utilizzato, ha superato di gran lunga Facebook che da sempre manteneva il primato; spostandoci in America invece WhatsApp perde il suo primato per lasciare spazio a social come Facebook o Instagram.

Non occorre interpretare i dati statistici per comprendere in che misura i social investano completamente la nostra vita. Ne consegue che se impieghiamo tanto tempo su chat WhatsApp e Facebook, queste contengono una misura di contenuti personali che vanno oltre metà della nostra vita.

Se andiamo ad analizzare i contenuti delle nostre chat potremmo sicuramente tracciare la nostra identità, oppure le nostre attitudini più nascoste. Social network come WhatsApp e Facebook fanno parte del nostro essere, attraverso di essi intratteniamo rapporti e relazioni, ci interfacciamo a distanza, scambiamo materiale multimediale come foto e video, condividendoli direttamente dai nostri smartphone.

Analizzando i social possiamo tracciare l'identità di un utente

Per tracciare o interpretare l’attività e le movimentazioni di un utente, andiamo a recuperare dati da WhatsApp o da Facebook ad esempio, così da delinearne una profilatura completa quantomeno dal punto di vista social.

Sottoponendo WhatsApp e Facebook, rispettivamente da cellulare e computer, ad analisi forense professionale, è possibile recuperare qualsiasi tipologia di informazione.
E’ talmente consistente l’attività che alcuni utenti sviluppano sui social che ciò che risulta dall’analisi è certificabile, e può costituire elemento probatorio ad esempio in sede processuale.

Quando si dice che i social stanno catturando completamente la nostra vita non possiamo non dargliene atto!

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